La Biennale Alternativa nei palazzi storici di Venezia

Programmi una giornata a Venezia durante la Biennale Architettura… che fai? Vai a visitarla o decidi di seguire un itinerario alternativo organizzato da una tua carissima amica che ha vissuto nella città sull’acqua per anni e di professione fa la creativa?

Ovviamente la mia scelta è la seconda, così mi lascio guidare tra le esposizioni collaterali della Biennale, totalmente gratuite ed allestite in 4 palazzi storici veneziani, facilmente raggiungibili a piedi dalla stazione, senza bisogno di prendere gondole o vaporetti. Nella nostra passeggiata visiteremo tre mostre in tre luoghi differenti, sedi dell’European Cultural Centre, che hanno come filo conduttore il tema “TIME SPACE EXISTENCE”, presentando riflessioni artistiche sui concetti di Tempo, Spazio ed Esistenza declinate in installazioni e sperimentazioni di architettura e design. La quarta mostra del nostro itinerario è “VENICE DESIGN 2016″.

I lavori di vario tipo degli architetti (concept, modellini, idee e speranze) sono affiancati a lavori di fotografi di architettura.

 

 

venice_42Palazzo Mora

[tour virtuale ingresso e primo pianosecondo pianoterzo piano]

La più estesa tra le mostre Time Space Existence, si sviluppa su tutti e tre i piani del palazzo.

Già l’accesso al giardino del palazzo Mora ci offre una prima immersione nella Biennale: lungo il vialetto colpisce l’impatto visivo di box rossi di varie dimensioni con lo sfondo del palazzo storico veneziano. I box accolgono video che narrano il legame dell’uomo con l’ambiente naturale, per poterli vedere l’uomo si deve “piegare” di fronte alla struttura ed entrare al suo interno.

Saliti al primo piano, fin dalla prima opera resto affascinata dai giochi di ombre che le strutture creano grazie alla luce. In questa mostra si nota in modo particolare il rapporto tra le forme e la loro interazione con lo spazio, non solo le forme architettoniche, anche l’uomo è elemento che nel movimento modifica le opere. È il caso di un video mapping del volto in un’opera, a seconda del movimento su uno schermo cambiano geometrie più o meno vorticosamente.

In questo senso la riflessione più interessante emerge di fronte ad una struttura progettata con Arduino che con il movimento dell’intero corpo permette di far aprire e chiudere dei fiori posizionati lungo una parete cilindrica. L’effetto è quello di uno stormo di uccelli in volo che, non appena la guida cambia direzione, si sposta di conseguenza. Fa pensare all’impatto dell’uomo sull’ambiente circostante, al butterfly effect, alla relazione causa-conseguenza. Forse una riflessione banale, ma sempre coinvolgente.

Salendo al secondo e terzo piano prosegue un susseguirsi di modellini e progetti realizzati in differenti materiali, non senza qualche sorpresa, come un insieme di luci allestite vicine tra loro in una stanza strettissima e totalmente dipinta di nero: l’effetto era quello di entrare in un antro abitato da un animale fantastico dai mille occhi.

 

venice_53Palazzo Bembo

[tour virtuale primo pianosecondo piano]

Qui ritroviamo l’architettura degli aeroporti immaginata e progettata da vari professionisti nel mondo. C’è chi ha fatto una proiezione dello sviluppo aeroportuale da qui al 2166, quando navicelle volanti e voli interplanetari non saranno più fantascienza. In un altro modello, invece, ritroviamo una intera città costruita adiacente a un aeroporto e in funzione di esso. Il pensiero vola veloce al piccolo comune di Torviscosa in FVG, sorto durante il ventennio fascista attorno all’industria del tessile.

Al piano superiore si toccano altri concetti e dimensioni. Immediatamente ci imbattiamo nella prima delle opere più curiose del palazzo: Crime Hospital.

Altri spunti interessanti vengono dall’architettura fashion, con abiti che sono la rivisitazione di imponenti palazzi austriaci, e dall’immersione in stanze totalmente circondate da schermi luminosi grando quanto l’intera parete che proiettano video in sincrono.

 

 

venice_58Palazzo Rossini

[tour virtuale] Il sottotitolo dell’esposizione a Palazzo Rossini è “future praxis praxis future”. Qui vengono presentate le buone prassi che un architetto deve seguire per essere un buon architetto, a cura della German Academy for Architectural Culture di Amburgo.

Dopo pochi passi dall’ingresso ci troviamo di fronte alla prima fase da approcciare nella realizzazione di un progetto architettonico: Ask. Chiedere, domandare, indagare tutte le variabili che possono emergere alla base di un progetto. Grazie alle buone domande si riescono ad individuare criticità e soluzioni. Questa stanza è piacevolmente interattiva, in un angolo infatti troviamo un blocco dove trascrivere la nostra domanda per andare ad aggiungerla a quelle che già affollano le pareti circostanti. Impossibile resistere.

Secondo passaggio fondamentale: Listen. Ascoltare le risposte di chi dovrà poi abitare uno spazio, ma anche ascoltare a quali significati profondi deve rispondere un progetto.

Cosa resta? Act! L’azione. Nell’ultima sala ritroviamo progetti realizzati dagli studenti nel corso dei loro workshop svolti in varie parti del mondo.

 

 

venice_48Palazzo Michiel – VENICE DESIGN 2016

[tour virtuale] Si tratta di una delle prime esposizioni che mostra gli sviluppi attuali del Design in differenti parti del mondo. L’obiettivo è dimostrare che il design può avere una finalità più grande e complessa che creare solamente oggetti belli e funzionali. Si arriva anche ad allargare il campo fino ad indagare l’impatto che il design ha nell’universo dei sentimenti e dei comportamenti umani, sostanzialmente indaga l’intera esistenza. Viene mostrato quanto potente può essere un oggetto nel rappresentare rituali, caratteristiche culturali ed incorporare le emozioni umane.

Si tratta senza dubbio dell’esposizione più curiosa tra quelle visitate durante il giorno. Qui abbiamo potuto osservare mobili in legno con i cassetti a forma di pedine del tetris, panche con una delle “gambe” arrotolata su se stessa, una stanza totalmente rivestita di tessere di mosaico che solo il fatto che fossero stati utilizzati colori differenti permetteva di intravedere i diversi piani della stanza (in foto ho volutamente esagerato con il contrasto), credenze che possono essere “acconciate” a piacere da chi le deve utilizzare e una stanza quasi interamente rivestita di discutibile tessuto pitonato.

 

venice_52I palazzi storici veneziani

Non deve passare inosservato il fatto che queste mostre collaterali alla Biennale, visitabili gratuitamente, si trovano all’interno dei palazzi storici veneziani.

Scalinate d’ingresso imponenti, scalini consumati dalla storia, piccole stanze con finestrelle ancor più piccole che curiosamente permettono di vedere solo il cielo, travi a vista, accesso a terrazze esclusive, viste mozzafiato sul Canal Grande, architetture antiche si mescolano a progetti moderni in un connubio magnetico.

 

Se ti è piaciuto, condividi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *