Storie “curiose”: il Bebok visita il FVG.

Cosa succede se la mascotte di una regione polacca vuole visitare la nostra regione? Si deve far “trasportare” da un* curiousFVG! Il prossimo 12 – 26 giugno 2024 torneranno in Friuli Venezia Giulia, ma chi sono? Un gruppo di giovani professionisti e professioniste provenienti da tutta Europa per esplorare il nostro territorio ed innescare connessioni in ambito turistico e commerciale.

Se conosci qualche europeo di 20-35 anni (o residente in altre regioni italiane che non ha mai visto il FVG) che potrebbe partecipare… avvisalo immediatamente: 😱 se si candida entro il 3 maggio, l’esperienza è gratuita! Per i dettagli vai qui.

Io li seguo ogni anno dal 2015 (ne avevo parlato anche qui) come social media manager per conto di IRSE Istituto Regionale di Studi Europei del Friuli Venezia Giulia, l’ente che promuove l’iniziativa. Il mio obiettivo è raccogliere le loro impressioni durante la visita, documentare le esperienze che fanno e condividerle sui canali social dell’ente, un progetto entusiasmante che sono grata e onorata di seguire.

Con questo articolo voglio raccontare un incontro “curioso“, perché è avvincente scoprire le storie di chi partecipa a questo programma e dallo scambio possono nascere sempre nuovi spunti da approfondire. Con qualcuno si crea una connessione speciale, come nel caso di Joanna Mołek, che ha partecipato alla passata edizione nel 2023.

Joanna viene da Wroclaw (Breslavia), in Polonia.

Si presenta con un grande sorriso aperto e gentile, e appena si va oltre i primi scambi cordiali, si entra in relazione con argomentazioni d’interesse e la sua competenza emerge assieme all’allegria.

D’altra parte, ha alle spalle lauree, master ed esperienze lavorative che spaziano dalle pubbliche relazioni alle lingue (portoghese, inglese e italiano), dal marketing alla psicologia. Per la sua agenzia polacca ha curato progetti di marketing e vendita in altre nazioni, sa ascoltare diversità e similitudini culturali.

Tra gli spunti che mi lascia, c’è un libro di un autore italiano che non conoscevo: “Raccontare per capire. Perché narrare aiuta a pensare” di Andrea Smorti, edito Il Mulino, che indaga con approccio scientifico e filosofico, in che modo la nostra tendenza naturale a creare e ascoltare storie ci aiuti a dare significato agli eventi, emozioni e relazioni. 

Dalla Polonia al FVG: il Bebok scopre la nostra regione

Ed è anche seguendo questo filone di pensiero che Joanna, fin dal primo giorno, si è presentata assieme ad un suo particolare “compagno di viaggio”: Bebok. Ha portato con sé una versione tascabile di un personaggio mitologico della Silesia, la sua regione d’origine, ovvero una sorta di diavoletto o folletto. Le storie che ruotano attorno alla sua figura sono tramandate oralmente fino dall’antichità per spaventare i bambini, ma oggi il demone delle favole si è trasformato in simpatica mascotte della regione.

Il Bebok è talmente tanto amato che la città di Katowice gli ha dedicato un vero e proprio tracciato di 69 km da percorrere in bicicletta, dove è possibile incontrare le statuette create dall’artista Grzegorz Chudy e dislocate lungo il percorso. Il personaggio rappresentato vive la città come qualunque altro abitante della regione e la 22^ statua inaugurata il 26 giugno 2023 vicino alla biblioteca principale della Silesian Medical University lo raffigura seduto su una pila di libri, intento a leggerne uno.

Credo che lo smartphone di Joanna contenga circa un migliaio di fotografie di Bebok, scattate in ogni luogo del FVG toccato dai Curiosifvg. Il suo obiettivo è creare un progetto fotografico che metta in relazione la cultura della sua regione con la nostra cultura, per trovare quelle similitudini che ci rendono fratelli e quelle differenze che ci arricchiscono di nuove visioni. Il piccolo demone nero parte alla volta di nuove terre per conoscerle, fare amicizia, poi tornare a casa per narrare e tramandare nuove storie ed esperienze.

Una grande metafora che parla di incontro, scambio, accoglienza e inclusione.

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